I presagi vanno tratti dall’inizio di ogni atto e di ogni data impresa. Per esempio, se nell’iniziare un lavoro qualsiasi avvenisse che i sorci rosicchiassero i vostri abiti, bisognerebbe interrompere l’opera incominciata; se nell’uscire di casa, o strada facendo, incespicaste, desistete da quanto vi eravate proposto di compiere e cambiate strada; se al principio d’una vostra intrapresa, vi capitasse d’incontrare qualche difficoltà , abbandonatela, o almeno differitela a tempi più favorevoli e a presagi migliori.Molti animali hanno virtù naturali tali da renderli assai atti al presagire e al vaticinare. Il gallo col canto segna le ore molto a proposito e starnazzando con le ali pone in fuga il leone. Parecchi uccelli col gorgheggio e le mosche col rendersi più attaccaticce indicano la pioggia. I delfini presagiscono vicina la tempesta col balzare fuori delle acque. E troppo ci si dilungherebbe a riferire tutti i presagi che i Frigi, i Cilici, gli Arabi, gli Umbri e gli Etruschi ritraevano dagli uccelli e dagli animali. Perchè ogni cosa, e soprattutto gli uccelli, racchiude in sè un potere misterioso, capace di predire gli eventi futuri. Cosìbisogna ascoltare attentamente il gracchiare della cornacchia, osservare il suo comportarsi quando se ne sta appollaiata in qualche posto, badare se vola verso la vostra destra o verso la vostra sinistra, se grida forte, se tace, se vi precede o vi segue, se vi aspetta o se vi sorpassa, se si allontana rapida o se procede tranquilla.
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